FAQ FERRO BATTUTO


  • 1. COS’E’ LA RUGGINE ?

    La ruggine è la conseguenza di una reazione, facilitata in ambienti particolarmente umidi, tra le molecole di ferro e le molecole di Ossigeno presenti nell’aria e ad altri componenti presenti in natura. La ruggine può provocare, se non eliminata, un progressivo deterioramento del ferro fino ad arrivare, in casi estremi di effettivo abbandono, allo sgretolamento completo del manufatto. La ruggine si presenta con un colore rossastro.

    La comparsa della ruggine aumenta in ambienti dove si possono riscontrare il verificarsi di alcuni fenomeni come ad esempio le piogge acide che sono provocate da agenti inquinanti che abbassano il ph naturale dell’acqua piovana, oppure la cosiddetta nebbia salina che si verifica in prossimità di località marine, oppure i gas corrosivi prodotti dagli insediamenti industriali. Non è neppure da sottovalutare, infine, l’eventuale dispersione di corrente provocata dai motori di apertura – chiusura dei cancelli.

  • 2. COME SI PUO’ EVITARE LA FORMAZIONE DELLA RUGGINE ?

    Per evitare la comparsa della ruggine su di un manufatto in ferro è sufficiente seguire alcune semplici regole:

    - evitare il contatto con l’acqua
    - in caso di contatto con l’acqua asciugare la superficie appena possibile
    - non provocare graffi sulla superficie: quella fenditura diventerebbe un deposito di sostanze inquinanti
    - qualora ci fossero delle parti mobili (esempio: cerniere, bulloni, maniglie in ferro, etc.): lubrificare periodicamente, meglio con grasso che ha un potere idrorepellente. La mancata lubrificazione creerebbe attrito che renderebbe il ferro vulnerabile a tutti gli agenti corrosivi.

  • 3. COME PULIRE LA RUGGINE ?

    La prima operazione da compiere è quella di valutare l’entità del danno provocato dalla ruggine, controllando soprattutto alcuni punti critici: gli spigoli, le giunzioni, i punti di saldatura, i punti di incontro di elementi ornamentali, laddove può più facilmente ristagnare l’acqua.

    Alcune volte, se il fenomeno si manifesta solo superficialmente su parti lisce può essere sufficiente passare in modo deciso uno straccio asciutto.
    In tutti gli altri casi sono necessari interventi più mirati, utilizzando, in ordine di gravità del danno, avendo cura di utilizzare tutti i sussidi di protezione delle mani (guanti) e degli occhi (occhiali da lavoro):

    - carta smerigliata
    - spazzola metallica
    - spazzola rotante (accessorio specifico per trapano)

    Nei casi più compromessi si ricorre alla sabbiatura, che è un’operazione che si esegue esclusivamente a livello industriale in locali ermeticamente chiusi essendo costituita da un getto sabbia sospinto da aria compressa che asporta lo strato superficiale del metallo.

  • 4. COME PREVENIRE LA RUGGINE ?

    Il metodo più pratico per prevenire l’insorgenza della ruggine su di un manufatto di Ferro è quello di isolare il metallo dagli agenti che lo possono intaccare, ossidandolo. La cosa più semplice e facilmente attuabile è quella di rivestire il ferro pulito con uno strato di vernice antiruggine che può essere applicata con bombolette spray, pennello, compressore ad aria compressa e pistola, rullo.

    Molto efficace per eliminare le residue macchie di ruggine rimaste dopo la pulizia e impedirne la formazione è il convertitore di ruggine – ora disponibile anche in diverse colorazioni - che è normalmente a base di resine sintetiche disperse in acqua, quindi a bassa tossicità per cui utilizzabile anche in ambienti poco areati, in vendita in ogni ferramenta o colorificio. Queste resine reagiscono chimicamente con la ruggine neutralizzandola. La scelta della tecnica da adottare dipende dalla superficie da trattare.

    La soluzione più efficace e duratura nel tempo è senza dubbio l’applicazione di un sottilissimo strato di metallo inossidabile come ad esempio lo zinco. Questa operazione è però consigliata per manufatti di una certa dimensione dovendo essere effettuata a livello industriale da ditte specializzate fornite di grandi vasche in cui il manufatto deve essere immerso nello zinco fuso.

  • 5. E’ POSSIBILE PULIRE IL FERRO BATTUTO CON SOSTANZE NATURALI, NON CHIMICHE ?

    Se si vuole evitare l’utilizzo di prodotti sintetici per pulire il ferro possiamo fornire alcuni consigli:

    - può essere sufficiente, per una pulizia delicata del Ferro Battuto, diluire del sapone neutro o un sapone per piatti in un secchio colmo di acqua (proporzione 15 ml ogni litro di acqua) evitando di utilizzare prodotti contenenti cloro.
    - oppure si può utilizzare aceto bianco di vino, al posto dei saponi (proporzione: un bicchiere ogni 2 litri di acqua).

    Servendosi di una spugna o di un panno passare tutta la superficie da pulire, fina alla completa asportazione dello sporco. Con un altro panno risciacquare con acqua pulita. Infine asciugare con molta cura eliminando qualsiasi traccia di umidità.

  • 6. COME SI PUO’ MANTENERE IL FERRO ?

    La periodicità nella manutenzione di un manufatto in ferro deve essere effettuata in base al tipo di finitura e alla sua collocazione: interno o esterno. In un interno, se il ferro è grezzo, non verniciato (del tutto sconsigliato in esterno), la manutenzione deve essere costante e con cadenza almeno settimanale.

    Se il ferro è invece verniciato è sufficiente con una cadenza mensile asportare polvere e tutto ciò che potrebbe provocare l’insorgenza della ruggine.

  • 7. QUALI SONO LE FINITURE IDEALI PER IL FERRO ?

    Per decidere il tipo di finitura “ideale” del ferro è indispensabile stabilire la destinazione finale del prodotto, la sua collocazione e la sua funzione.

    In un interno, per manufatti di utilizzo quotidiano, come ad esempio corrimani è possibile molto semplicemente mantenerlo grezzo, avendo cura di pulirlo periodicamente. Se si vuole invece dare una protezione al ferro pur mantenendo evidente il fascino del ferro grezzo è consigliabile (e raccomandabile) la finitura con la cera d’api che garantisce un effetto naturale permettendo, nel contempo, di ostacolare il formarsi della ruggine. In questo caso la manutenzione può essere effettuata una o due volte l’anno, ritoccando lo strato di cera Un’altra soluzione, più duratura è l’applicazione di una vernice trasparente opaca.

    Per gli ambienti esterni è raccomandabile prima di decidere il tipo di finitura, sottoporre il manufatto a un trattamento anti-corrosione, attraverso l‘applicazione di uno strato di vernice antiruggine o di convertitore di ruggine, dopodiché si può procedere alla verniciatura (almeno due mani di vernice) nelle colorazioni e sfumature più adeguate ai propri gusti. Le tecniche di verniciatura sono molteplici: verniciatura a pennello o a rullo, verniciatura a spruzzo attraverso la pistola applicata a un compressore d’aria. A livello industriale si può optare per una verniciatura a polveri, dove la vernice, che viene ridotta a sabbia sottilissima, viene fatta aderire al ferro con l’ausilio di forze elettrostatiche, al termine di questa operazione il manufatto viene portato a una temperatura di oltre 120°C in modo da provocare la reticolazione delle resine contenute nelle particelle di vernice.

  • 8. CHE TIPI DI PENNELLI UTILIZZARE PER VERNICIARE IL FERRO ?

    E’ possibile utilizzare i comuni tipi di pennello presenti in commercio, avendo cura di scegliere quello giusto in base alla tipologia del manufatto da verniciare. Si utilizza:

    - Pennello Tondo – per verniciare parti irregolari (fregi, fiori, foglie, etc.)
    - Pennello piatto – per verniciare superfici di discrete dimensioni
    - Pennello a gomito – per verniciare parti altrimenti difficilmente raggiungibili
    - Pennello piccolo – per effettuare ritocchi o effetti particolari

  • 9. COME SI PUO’ ASSEMBLARE IL FERRO ?

    L’unica possibilità di assemblare il Ferro per realizzare qualsiasi manufatto, dal semplice complemento d’arredo al cancello, è quella della saldatura. Prima, però, di iniziare qualsiasi operazione di saldatura, che deve avvenire in luogo ben areato per poter disperdere i gas e i fumi tossici derivanti da tale processo, è necessario assicurarsi di mettere in atto tutti gli adempimenti inerenti alla sicurezza:

    - indossare un grembiule ignifugo anti-scorie
    - indossare guanti isolanti
    - disporre di una maschera oscurante per saldatura (attenzione ! Non procedere alla saldatura senza ripararsi gli occhi con la maschera; le radiazioni ultraviolette provenienti dalla saldatura possono compromettere la capacità visiva)
    - pedana isolata
    - occhiali chiari da lavoro per le successive fasi di finitura.

    Ci sono due tipi di saldatura: saldatura a filo continuo oppure saldatura a elettrodo.
    Prima di iniziare bisogna accertarsi che le parti che devono essere unite siano pulite da ruggine, grasso, sabbia o altre impurità.
    La saldatura raggiunge temperature fino a 3000° / 3500° C. Queste alte temperature fondono il metallo base delle due parti creando una piccola cavità in cui si posiziona il metallo fuso del filo – elettrodo, formando quindi un corpo unico.
    L’avanzamento della saldatura deve essere regolare e uniforme su tutta la lunghezza della saldatura. Su superfici piane l’avanzamento è a zig-zag più o meno fitto, secondo le necessità. Terminata la fase di saldatura bisogna passare alla fase di molatura al fine di eliminare gli eccessi di materiale depositati dalla precedente operazione.

  • 10. COME RINNOVARE UN MANUFATTO IN FERRO ?

    Per rinnovare una ringhiera, una recinzione o un cancello già esistenti e installati, in commercio si possono trovare elementi (ricci, lance, etc.) che possono essere introdotti su lavori in ferro già esistenti. Sono elementi da applicare con un semplice punto di saldatura oppure utilizzando la giusta dose di colla bicomponente per metalli. Vedi l’esempio sottostante.